Alice Lanzani La premessa del nuovo thriller psicologico-fantascientifico Flatliners – Linea mortale, in uscita nelle sale italiane il 23 novembre, suona come un’affermazione ovvia.
I cinque protagonisti del film, però, sembrano prenderla alla lettera.
Guidati dalla giovane studentessa di medicina Courtney, trovano il modo di determinare se esista qualcosa oltre la morte: facendosi fermare il cuore per alcuni minuti per poi essere resuscitati con un defibrillatore, vivono delle esperienze di premorte dalle quali tornano con capacità intellettive aumentate. Mentre l’esperimento si trasforma in una gara a chi “muore” più a lungo, le conseguenze della loro audacia non tardano a manifestarsi e i ragazzi iniziano ad avere incubi e allucinazioni inquietanti che li costringono a fare i conti con il loro passato.
Distribuito in Italia da Warner Bros, Flatliners è il sequel di una pellicola dallo stesso titolo del 1990, che vedeva protagonisti una giovane Julia Roberts, Kevin Bacon e Kiefer Sutherland.
Quest’ultimo è l’unico presente anche nel cast attuale, composto da Ellen Page (Juno) nel ruolo di Courtney, la star di The Vampire Diaries Nina Dobrev e l’attore messicano Diego Luna. A dirigerli è il regista danese Niels Arden Oplev, conosciuto negli USA dopo il successo dell’adattamento svedese di Uomini che odiano le donne, primo romanzo della saga noir di Stieg Larsson.
Il punto di partenza del film, il desiderio di scoprire se esista veramente l’aldilà, è un motore prediletto dal genere fantascientifico. In Flatliners viene contestualizzato nell’ambiente estremamente competitivo delle università di oggi, nel quale, secondo il regista, moltissimi giovani si possono ritrovare. I protagonisti del film sono disposti a morire per essere i migliori nel loro campo. Ma varrà davvero la pena di rischiare così tanto, soprattutto tenendo conto che, come insegna il vecchio Dr. Frankenstein, nessuno infrange le leggi della natura senza subirne le conseguenze?
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