ROMA – Qualcosa è cambiato. Sembra che Joe non sia più lo stesso, dopo l’affaire Beck e l’inaspettato ritorno di Candance, cliffhanger finale di quella prima stagione tanto seguita quanto chiacchierata (fare il tifo per uno stalker? No, però…). Altra differenza sostanziale? Non siamo più a New York ma a Los Angeles – “Una città orribile” la definisce il bizzarro protagonista “Dove tutti mettono in mostra il proprio Ego” – e, poi, in You 2, non siamo più in una libreria, bensì in uno di quei store che vendono solo prodotti biologici, e che fa da cornice all’amore tra Joe (Penn Badgley, ovviamente) e Love (Victoria Pedretti). Ah, senza dimenticare che Joe, per sfuggire a Candance, ha preso il nome di Will Bettelheim.
Ma fermiamoci un attimo: Joe non aveva smesso con le ragazze, le ossessioni, gli omicidi, i rapimenti e, soprattutto, con l’amore? Del resto lo ripete continuamente, fin dalle prime immagini di You 2, una seconda stagione che, a conti fatti, rafforza la polivalenza di un personaggio tanto irresistibile quanto dichiaratamente folle. Così, lo show Netflix, tratto dal libro di Caroline Kepnes, ci fa addentrare ancora di più nella sua contorta psiche, sempre in bilico tra bravo ragazzo e spietato killer, disposto a tutto pur di ottenere ciò che vuole, mentre gli showrunner Greg Berlanti e Sera Gamble affondano il colpo in una società sempre più schiava dell’apparenza.
E, se nella prima stagione, ben presto diventata un piccolo grande caso, c’era la voglia di scoprire quanto in là si sarebbe spinto per la bella (ma poco sveglia) Beck, nei nuovi episodi (sono dieci) la sua insana rincorsa a Love (un nome che è tutto un programma) diventa invece l’esplorazione di sé stesso e del suo passato. Infatti, nonostante ci sia pressoché lo stesso modus operandi da parte di Joe (e infatti qui manca l’effetto sorpresa, elemento che ha tenuto viva la prima stagione), così come lo ritroviamo accerchiato da situazioni molto simili a quelle già viste – come le due sorelle vicine di casa, interpretate da Carmela Zumbado e Jenna Ortega –, You 2 ci (ri)pone quella fatidica domanda ancora senza risposta: ma Joe è davvero così cattivo?
Questione che resta aperta, considerando il background del personaggio (che non vi sveliamo), schiacciato dal bisogno compulsivo di idealizzare le persone e, di conseguenza, i rapporti sentimentali. Eppure, il fattore Love, in You 2, diventa la scheggia impazzita che porta Joe/Will verso un finale ancora una volta spiazzante, in cui molto più che nella prima stagione, viene fuori la rimarcata ambiguità e un inspiegabile e pericoloso fascino. Così, andando fino in fondo, puntata dopo puntata, c’è la sensazione che dietro la sua maschera si celi addirittura qualcos’altro, aprendo un orizzonte narrativo fin ora inesplorato.
Qui potete vedere il trailer di You 2:
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