MILANO – Una lettera strappalacrime, un sacrificio necessario e un bel finale. Poi, all’improvviso, quella scena post-credits che apre alla fatidica domanda: ma Jim Hopper tornerà nella nuova stagione, ci sarà in Stranger Things 4? Perché, ai fan della serie Netflix, quel salto nella base russa, dove ritroviamo un famelico demogorgone, ha lasciato non pochi dubbi. Anche perché si fa un chiaro riferimento ad un certo “americano”, rinchiuso in una cella del bunker. Chiaramente, tutti hanno pensato che l’americano in questione possa essere proprio Hopper che, effettivamente, nessuno ha visto morire. Anzi, è come se fosse sparito, inghiottito, chissà, nel SottoSopra.

Così, se da una parte tutti sperano che questo famoso americano sia proprio David Harbour alias Jim Hopper, ultimamente si è fatta strada un’altra teoria: e se invece fosse l’altro “papà” (questa volta biologico) di Eleven, il dottor Martin Brenner, interpretato da Matthew Modine? L’ipotesi, di per sé, potrebbe reggere, anche per una questione puramente narrativa. Infatti, il sacrificio di Hopper, per quanto possa essere stato doloroso – passateci il termine, parliamo pur sempre di una serie tv –, è funzionale alla storia e, un potenziale passo indietro da parte dei Duffer Bros, sarebbe fin troppo scontato. Per di più, la sua morte, potrebbe spalancare le porte ad un’altra teoria: quella che vorrebbe un’Eleven cattiva.

E, il ruolo di Eleven, che passerebbe – sempre con il condizionale – al “lato oscuro”, sarebbe riconducibile al morso del Mind Flayer. Non solo, i più attenti, nell’ultimo primo piano su di lei, avrebbero notato l’ombra del mostro sulla sua testa, ad indicare una sorta di “infezione” che, tra l’altro, le ha tolto i poteri. Compreso quello di localizzare le persone. Quindi, Stranger Things 4, che dovrebbe arrivare alla fine del 2021, potrebbe essere la stagione della definitiva svolta, aprendo le porte ad un finale del tutto inaspettato. Con o senza Jim Hopper.
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