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Un’italiana a Berlino: Laura Bispuri e le due madri difficili di Figlia mia

Dopo Vergine giurata, la regista è ritornata alla Berlinale con Figlia mia

Laura Bispuri in Sardegna sul set di Figlia mia.

Unica italiana in concorso, Laura Bispuri è approdata alla Berlinale con Figlia mia, che potete vedere su CHILI qui, opera seconda con la coppia Golino & Rohrwacher, racconto complicato di Vittoria, una bambina divisa tra due madri. Da una parte allora, ecco Valeria Golino che interpreta Tina – madre amorevole che vive in rapporto simbiotico con la piccola – dall’altra invece Alba Rohrwacher, ovvero Angelica, una donna fragile e istintiva, dalla vita scombinata. Rotto il patto segreto che le lega dalla nascita, le due donne si contenderanno l’amore della piccola, nel film interpretata da Sara Casu.

Valeria Golino e Alba Rohrwacher in una scena di Figlia mia.

«Figlia mia è un viaggio», ha spiegato la Bispuri, che per la seconda volta andrà in concorso a Berlino dopo l’esordio di Vergine giurata, nel 2015, «un viaggio in cui tre figure femminili si alternano, si cercano, si avvicinano e si allontanano, si amano e si odiano. Alla fine si accetteranno nelle loro imperfezioni e, proprio per questo impareranno a crescere». Prodotto da Marta Donzelli e Gregorio Paonessa per Vivo Film e da Alessandro Usai e Maurizio Totti per Colorado Film con Rai Cinema, Figlia mia dopo il passaggio a Berlino, uscirà in sala il 22 febbraio distribuito da 01, ma l’aspetto interessante è che il film non batte solo bandiera italiana, ma è una coproduzione internazionale realizzata anche con la tedesca Match Factory Productions e la svizzera Bord Cadre.

La piccola Sara Casu con Alba Rohrwacher e Valeria Golino.

Romana, classe 1977, Laura Bispuri dopo la laurea in cinema alla Sapienza ha girato nel 2010 il suo primo lungometraggio, Passing Time, premiato con il David di Donatello, seguito da Biondina, altro corto con cui ha vinto il Nastro d’Argento per il miglior talento emergente. Nel 2015 ha portato al Festival di Berlino Vergine giurata, film con cui poi ha girato il mondo in oltre cinquanta festival. «Ritornare a Berlino? Mi emoziona molto, sento un legame profondo con questo festival di cui ho sempre apprezzato l’alto impegno politico e il gusto cinematografico…».

In attesa del passaggio alla Berlinale, ecco il trailer di Figlia mia:

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