in

The Kids Are All Right | Ma cosa rimane oggi di quel film di Lisa Cholodenko?

Annette Bening, Julianne Moore, Mark Ruffalo e un cult simbolo del cinema LGBTQ+

the kids are all right
Julianne Moore e Annette Bening in The Kids Are Alright.

MILANO – Sono passati ormai tredici anni dall’uscita al cinema di The Kids Are All Right, ma quel film è ancora oggi un traguardo importante per il cinema LGBTQ+. Scritto e diretto da Lisa Choldenko, interpretato da Annette Bening, Julianne Moore e Mark Ruffalo, ottenne anche quattro nomination agli Oscar – tra cui quella per miglior film – per aver rappresentato la comunità proprio mentre negli Stati Uniti iniziava il cammino che avrebbe portato – ma solo cinque anni dopo – a legalizzare i matrimoni gay. Bening e Moore interpretano proprio una coppia lesbica, Jules e Nic, alle prese con la curiosità dei due figli sull’identità del loro padre biologico, che entra nelle loro vite e tutto sembra andare bene finché Jules non intraprende una relazione con lui.

the kids are all right
Annette Bening e Julianne Morre in una scena del film

«Volevo prendere l’argomento e renderlo una commedia, renderlo più ampio e giocarci in un modo diverso rispetto alle altre cose che avevo fatto”, disse la regista. Nonostante l’immediato successo del film, non mancarono le critiche da parte della comunità LGBTQ+ e della stampa queer, in parte per gli stereotipi sulle coppie lesbiche inseriti nel film – tra cui il fatto di avere una relazione con un uomo –, in parte per il fatto che le protagoniste erano interpretate da attrici etero. In merito a questo la Cholodenko ha difeso le sue scelte: «Mentre voglio promuovere le persone gay che rappresentano le persone gay, è anche una prospettiva commerciale. È tutto questo. Ma non mi è sembrato falso. Non mi sentivo come se stessi mettendo qualcuno in un vestito e chiedendo loro di sfilare come qualcosa di falso».

Un’immagine di The kids are all right

Al contrario, Julianne Moore ha poi fatto un passo indietro: «Ma non so se lo faremmo oggi, non so se saremmo a nostro agio. Dobbiamo dare un’esperienza reale alle persone». Ma si tratta comunque di un pezzo di cinema importante, considerando anche che molte case di produzione non volevano accettarlo (proprio) per quel parlare liberamente dell’esplorazione della sessualità in tutti i suoi aspetti e il suo essere lontano dal politicamente corretto. The Kids Are All Right ha ricevuto il plauso anche da altri registi e attori, ad esempio Quentin Tarantino ha affermato che la scena cardine del film – quella in cui Nic a cena scopre il tradimento della moglie – è una delle scene più spaventose che abbia mai visto.

the kids are all right
Il pranzo in famiglia: un altro momento del film

«Nel film non pensi alla telecamera, ma qui lo ha fatto deliberatamente. Disegna e drammatizza quel momento», ha dichiarato la Bening, la cui interpretazione le è valsa una nomination. Quello che rimane è l’impatto che il film ha avuto sulle persone e sulla percezione dell’omosessualità. Mark Ruffalo ha poi ricordato cosa fosse così potente: «Quello che ha reso quel film così potente è che non era una polemica. Erano le persone che osservavano sé stesse. La gente ha visto che queste persone non sono davvero diverse da loro». La stessa regista rammenta quante persone le hanno detto che The Kids Are All Right è stato un punto di svolta per la loro vita: «A volte dimentichi che stai facendo qualcosa che potrebbe davvero toccare le persone, perché non riescono a vedere sé stessi…».

  • AUDIO | Qui potete ascoltare un estratto della colonna sonora del film:

Lascia un Commento

La terza volta di Kenneth Branagh come Hercule Poirot

Assassinio a Venezia | Kenneth Branagh, Agatha Christie e la terza volta di Hercule Poirot

Una sterminata domenica è l'esordio alla regia di Alain Parroni

Una Sterminata Domenica | Alain Parroni, Shiro Sagisu e quel racconto generazionale