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Linee, figure e colori: ma cosa succede se il cinema diventa minimalista?

Pubblicata da Skira, l’opera di Matteo Civaschi rivede film cult attraverso la magia del graphic design

La Morte Nera secondo Minimal Film.

MILANO – Avete presente i meravigliosi manifesti dei designer, architetti e illustratori degli anni Sessanta e Settanta? Da Gio Ponti ad Armando Testa e Joe Colombo? Con l’essenza delle linee e del colore? Ellissi, cubi, triangoli, colori primari, a creare un gioco visibile e irresistibile tanto da essere, ancora oggi, elementi di arredo e oggetti per avidi collezionisti. Bene, immaginate quei manifesti applicati al mondo del cinema e delle serie tv. Shining, Titanic, Alien, Star Wars, Breaking Bad, Drive. Figure, icone, numeri a riassumere film cult in un libro, Minimal Film – L’universo del cinema reinterpretato graficamente di Matteo Civaschi, fondatore di H-57, celebre studio milanese di design e motion graphic. L’opera è edita dalla Skira che, a Milano, all’interno di BookCity, presenterà proprio Minimal Film domenica 18 novembre, alle 12, all’Anteo alla presenza dell’autore. Qui, per Hot Corn, alcune delle tavole più belle del libro.

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