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Il visionario mondo di Louis Wain | Benedict Cumberbatch e il biopic su un artista dimenticato

Will Sharpe porta sul grande schermo la storia vera dell’artista britannico. In digitale su CHILI

Il visionario mondo di Louis Wain
Benedict Cumberbatch e Claire Foy ne Il visionario mondo di Louis Wain

MILANO – Se venisse chiesto chi fosse Louis Wain probabilmente non sarebbero in molti a saper rispondere alla domanda. Ecco dunque che il giovane regista Will Sharpe ha deciso di rimediare, onorando ne Il visionario mondo di Louis Wain – lo trovate in streaming qui su CHILI – la memoria di questo artista perlopiù dimenticato. Attivo a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento, realizzò un’infinità di ritratti di gatti ancora oggi celebri, nonostante la ridotta notorietà del suo autore. Sulla scena Benedict Cumberbatch, reduce dal successo di The power of the dog di Jane Campion e Claire Foy, l’ormai ex Elisabetta II di The Crown.

Il visionario mondo di Louis Wain
Benedict Cumberbatch in una scena de Il visionario mondo di Louis Wain

Personaggio alquanto sui generis, Wain (Cumberbatch) alternò le sue attività di illustratore a quelle di inesperto musicista e ossessionato studioso di elettricità, da cui il forse più azzeccato titolo originale The Electrical Life of Louis Wain. Il suo mondo era ricostruito quotidianamente in relazione alla curiosità del momento e spesso messo su come necessaria valvola di sfogo dalla oberante situazione familiare. Il destino, infatti, lo volle già molto giovane pater familias di un nucleo composto da una madre e cinque sorelle.

Benedict Cumberbatch e Claire Foy in una scena del film

Fu proprio lì però che ebbe la fortuna di incontrare Emily (Foy), l’amore di una vita: Emily entrò in casa Wain come istitutrice ma, allo scoccare della scintilla col padrone di casa, venne presto ripudiata dalla famiglia e dalla società perché di ceto inferiore. Sarà una casa di campagna in compagnia di Emily e del gatto Peter, lontano dalle convenzioni sociali cittadine, a donare a Louis i migliori anni della sua esistenza, prima che un’acuta schizofrenia non lo distogliesse del tutto dal contatto già abbondantemente compromesso con la realtà.

Il visionario mondo di Louis Wain
Un’immagine de Il visionario mondo di Louis Wain

Al centro della sua opera i felini: Wain ne evidenziò con il suo tratto quanto sappiano somigliare agli umani nel loro essere ridicoli, sciocchi, teneri, solitari, paurosi e coraggiosi. Nel gatto pare che Wain trovò dunque lo specchio di se stesso ed è interessante notare come si evolse la rappresentazione grafica del felino in concomitanza con l’avanzamento della malattia, delle ossessioni e delle allucinazioni dell’artista.

Una scena de Il visionario mondo di Louis Wain

Oltre a questo parallelismo tra le istanze interiori di Wain e la sua espressione artistica, è anche nelle ambientazioni inglesi a cavallo dei due secoli e nell’alchimia degli scambi tra Cumberbatch e Foy che possiamo rinvenire gli elementi più interessanti del film. Non ci stupirebbe, poi, se il regista dichiarasse di aver preso spunto dalla poetica di Tim Burton e dai suoi antieroi, da Ed Wood all’ugualmente poco nota artista Margaret Keane protagonista di Big Eyes. A rendere ancor più curiosa la visione del film i camei di due anomali artisti contemporanei: Taika Waititi e Nick Cave.

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Qui sotto potete vedere il trailer del film:

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