in

Da Scampia a Hollywood: il viaggio di Stefano Sollima

Dopo Gomorra e Suburra, il regista adesso punta al mercato americano con Soldado

Sollima con Josh Brolin in studio a Los Angeles.

Cresciuto sul set del padre Sergio, poi una lunga gavetta televisiva, quindi il successo di Romanzo criminale, il debutto al cinema nel 2012 con ACAB – All Cops Are Bastards e il definitivo decollo grazie a Gomorra e Suburra. Adesso Stefano Sollima è impegnato in una nuova sfida, la più importante della sua carriera, visto che il prossimo 29 luglio uscirà negli Stati Uniti il suo primo film completamente in lingua inglese, Soldado, con un cast a molte stelle: Josh Brolin, Benicio Del Toro, Catherine Keener e Matthew Modine.

Il set di Soldado sul profilo Instagram di Sollima.

Soldado, che Sollima ha in parte raccontato attraverso il suo account Instagram, è il sequel di Sicario, film diretto da Denis Villeneuve nel 2015, e non a caso nel film ritroveremo proprio alcuni di quei personaggi: non ci sarà più Emily Blunt, ma torneranno l’agente federale Matt Graver (Josh Brolin) e il sicario Alejandro Gillick (Benicio Del Toro). I due questa volta saranno nuovamente alleati nella lotta contro i narcotrafficanti e il confine messicano diventerà oggetto del passaggio non solo di droga, ma anche di terroristi.

Sollima con Benicio Del Toro durante il doppiaggio di Soldado.

Anche Sollima – proprio come Villeneuve – si è basato su una sceneggiatura originale di Taylor Sheridan, già autore di Sicario nonché regista de I segreti di Wind River, la cui presenza ha permesso la necessaria continuità tra le due pellicole. Oltre a Soldado, Sollima sta lavorando anche a Colt, miniserie ancora in pre-produzione, e a marzo dovrebbe cominciare le riprese di ZeroZeroZero, altra nuova serie ispirata all’omonimo libro inchiesta di Roberto Saviano. In attesa, ecco il primo trailer di Soldado, ancora senza data d’uscita italiana.

[inserisci trailer=’soldado-trailer-ufficiale’ display=’title’]

Lascia un Commento

Il film definitivo sul wrestling? Fighting With My Family

Il Super Bowl e quella frase di Mad Men